INCHIOSTRI
Inchiostro di china.
L’inchiostro di china identifica una grande varietà di preparazioni liquide, che condividono più o meno le qualità essenziali dell’originale inchiostro di china. In verità l’inchiostro di china, detto anche inchiostro cinese o indian ink, è un inchiostro nero (composto da pigmento nero di carbone e legante acquoso) che diventa permanente una volta asciutto. L’inchiostro di china viene utilizzato principalmente nella scrittura e nel fumetto per “inchiostrare” i disegni. Poi ci sono gli inchiostri da disegno di vari colori (composti da coloranti sciolti in soluzione di gommalacca), la cui caratteristica è la luminosità e la trasparenza; il fatto che siano composti da coloranti e non da pigmenti, influisce sulla stabilità dei colori, quindi è sconsigliato l’utilizzo per opere da esporre in aree illuminate. Gli inchiostri acrilici detti “ibridi”, sono degli acrilici a tutti gli effetti, liquidi/fluidi, composti da pigmenti ma diluibili con acqua. Riassumendo ci sono inchiostri fatti con i pigmenti che sono permanenti, inchiostri fatti con coloranti, dalle tinte colorate e vivaci, che sono solubili, e poi gli ibridi. I primi due vengono solitamente utilizzati per scrittura/lettering/calligrafia/fumetto/illustrazione, mentre gli ultimi possono essere utilizzati per illustrazione/pittura acrilica/tecniche miste.